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L’Infrastruttura di Ricerca ACTRIS (Aerosols, Clouds, and Trace gases Research Infrastructure) in cui partecipa l’Osservatorio Atmosferico del CNR-IMAA- CIAO incluso nella roadmap ESFRI 2016

Category
Eventi
Date
10 March

Il 10 marzo 2016 ad Amsterdam, il Forum Strategico Europeo sulle infrastrutture di ricerca (ESFRI)  ha presentato la ESFRI roadmap 2016 nel corso di un evento organizzato nell’ambito del semestre di presidenza dell’Unione Europea  dell’Olanda (https://www.knaw.nl/en/news/calendar/launch-of-the-esfri-roadmap-2016).

Tra le 5 nuove infrastrutture incluse nella roadmap ESFRI 2016 - considerate prioritarie per la comunità scientifica europea, di rilevanza paneuropea, ad elevato impatto socio-economico e in accordo con le priorità definite dagli stati membri -  c’è l’Infrastruttura di Ricerca ACTRIS (Aerosols, Clouds, and Trace gases Research Infrastructure) in cui partecipa l’Osservatorio Atmosferico del CNR-IMAACIAO (CNR-IMAA Atmospheric Observatory) presente sul territorio della  Basilicata.

ACTRIS rappresenta la piattaforma europea a supporto della ricerca in campo atmosferico che fornisce strumenti per affrontare le sfide socio-economiche presenti e future, come quelle legate alla qualità dell'aria ed al cambiamento climatico e alla protezione dai rischi ambientali. La presenza sul territorio regionale di una Infrastruttura di Ricerca ESFRI - quale è ACTRIS - costituisce una grande opportunità per l’industria regionale, che può usufruire di facilites e dati state of art per testare e sviluppare prodotti/processi innovativi che aprono la possibilità di nuovi mercati accrescendone la competitività internazionale. Infatti,  ACTRIS è fortemente coerente con due delle priorità strategiche della Smart Specialization Strategy regionale : aerospazio, energia e  gestione sostenibile delle risorse naturali.

Come dichiara  il Direttore del CNR-IMAA, Dott. Vincenzo Lapenna,  “le fondamenta della nuova infrastruttura di ricerca ACTRIS derivano  da una lunga attività di ricerca, svolta dal gruppo di ricerca della Dr.ssa  Gelsomina Pappalardo, già a partire dal 2006 attraverso il coordinamento di alcuni progetti europei EARLINET-ASOS (FP6),  ACTRIS (FP7)  e ACTRIS-2 (H2020)”. Il CNR-IMAA contribuisce alla Direzione Generale di ACTRIS e al centro di calibrazione per la strumentazione lidar (light detection and ranging), gestisce il data center per l’aerosol profiling a scala europea e coordina una rete delle stazioni di osservazione e dei laboratori distribuiti sul territorio nazionale. Aggiunge il Dr. Lapenna “questo risultato è stato possibile anche per il costante supporto della Regione Basilicata  ed è la dimostrazione che anche nel mezzogiorno si possono realizzare infrastrutture di ricerca in grado di attirare ricercatori italiani e stranieri”

Oltre la partecipazione del CNR con ruolo di coordinamento sia a livello nazionale che europeo, ACTRIS Italia vede la presenza anche dell’ENEA, dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, dell’Università degli Studi dell’Aquila, dell’Università del Salento, dell’Università degli Studi di Urbino e del CETEMPS.