Il convegno, organizzato dall’ l’Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IMAA-CNR), è stato finalizzato a promuovere il concetto di “Citizens’ Observatories” (“Osservatori dei Cittadini”) attraverso la partecipazione di esperti internazionali e nazionali che hanno già maturato un’esperienza significativa in tale settore.
Esperti del settore, quali Simon Stephen McCarthy, Alena Bartonova e Valerio Tramutoli, hanno evidenziato le potenzialità offerte dall’applicazione dell’approccio innovativo dei “Citizens’ Observatories” in campo ambientale, sia per quanto attiene al monitoraggio della qualità di diverse matrici ambientali, sia come strumento di promozione della partecipazione attiva e responsabile dei cittadini alla raccolta e condivisione di informazioni ambientali per una governance più efficace del territorio.
I “Citizens’ Observatories” (o “Osservatori dei Cittadini”) sono sistemi di monitoraggio e informazione ambientali basati su metodologie di Osservazione della Terra innovative e community-based. Attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie di osservazione a basso costo e delle loro soluzioni applicative su dispositivi mobili di uso comune - quali smartphone e tablet - i Citizens’ Observatories consentono di aumentare la copertura spaziale delle reti di monitoraggio tradizionali, favorendo nel contempo il pieno coinvolgimento dei cittadini a cui affidare un ruolo attivo e responsabile sia nel sistema di osservazione sia nei processi di governance ambientale basata su un rapporto di piena fiducia e collaborazione tra istituzioni e comunità locali. In tale ottica, i Citizens’ Observatories rappresentano il luogo di incontro tra comunità scientifica, decisori politici, imprese e cittadini nonché di promozione del dialogo e di una proficua ed efficace sinergia tra le parti.
L’importanza dei Citizens’ Observatories è stata riconosciuta anche dalla stessa Commissione Europea, come ha sottolineato durante il convegno Andrea Tilche, capo unità “Azioni per il Clima e Osservazione della Terra” della Direzione Generale per la Ricerca e l'Innovazione della Commissione Europea. Quest’ultima già nell’ambito del 7° Programma Quadro per la ricerca e l’innovazione tecnologica (FP7 - 7th Framework Programme, in vigore dal 2007 al 2013 ) ha finanziato cinque progetti finalizzati allo sviluppo di altrettanti Citizens’ Observatories centrati su specifici temi ambientali e ha previsto in Horizon 2020 (attuale programma di finanziamento per la ricerca e l’innovazione, operativo dal 1° gennaio 2014 fino al 31 dicembre 2020) ulteriori bandi finalizzati alla creazione di nuovi Citizens’ Observatories, al loro coordinamento ed alla loro integrazione nei sistemi di Osservazione della Terra.
Particolare attenzione è, infatti, dedicata alla gestione, accessibilità e diffusione dei dati in-situ e delle informazioni derivanti dai Citizens’ Observatories, anche attraverso il Global Earth Observation System of Systems (GEOSS) ed il programma Copernicus (programma di Osservazione della Terra della Commissione Europea finalizzato a fornire all’Europa un accesso continuo, indipendente e affidabile a dati e informazioni relativi all’Osservazione della Terra).
Il convegno scientifico ha rappresentato anche un momento di confronto tra i diversi portatori di interesse attraverso un dibattito aperto e ampiamente partecipato.
Per informazioni:
Mariapia Faruolo, CNR-IMAA, mariapia.faruolo at imaa.cnr.it
Simona Loperte, CNR-IMAA, simona.loperte at imaa.cnr.it
Serena Trippetta, CNR-IMAA, serena.trippetta at imaa.cnr.it
Relatori:
Simon Stephen McCarthy
Presentazione – Abstract – Short CV
Alena Bartonova
Presentazione – Abstract – Short CV
Valerio Tramutoli
Presentazione – Abstract – Short CV
Andrea Tilche
