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Ing. Simona Loperte (vedi Curriculum Vitae)

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L’attività di ricerca è stata incentrata sulla implementazione del bilancio ambientale dell’area industriale dell’Alta Val d’Agri (territorio dei comuni di Viggiano e Grumento Nova), finalizzato alla valutazione dello stato dell’ambiente, alla caratterizzazione delle principali fonti d’impatto ed alla individuazione delle misure volte a mitigare i fenomeni di degrado ambientale.

Il bilancio ambientale è uno strumento contabile in grado di descrivere le relazioni intercorrenti fra l’ambiente e le attività antropiche. La sua applicazione risulta particolarmente utile per valutare le prestazioni ambientali degli insediamenti industriali nonché per stimare le pressioni ambientali delle attività produttive in aree vulnerabili. Il bilancio ambientale rappresenta uno strumento volontario attraverso il quale ogni impresa o Ente può orientare le scelte gestionali e di controllo verso un miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia sia ambientale sia economica, con particolare riferimento ai consumi energetici, alla gestione dei rifiuti, agli usi idrici e alla depurazione delle acque, favorendo in tal modo una gestione sostenibile delle proprie attività orientata alla diminuzione dei costi ambientali.

L’area di studio ha interessato l’area industriale dell’Alta Val d’Agri (PZ), il cui insediamento industriale interessa il territorio dei comuni di Viggiano e Grumento Nova, essendo collocato sul confine tra essi: a Sud del centro urbano di Viggiano ed a Nord di quello di Grumento Nova. Si è proceduto in particolare alla caratterizzazione socio-economica ed energetico-ambientale del distretto industriale, allo scopo di individuare le diverse tipologie di attività produttive, ottenendo un quadro completo degli insediamenti commerciali ed industriali presenti nell’area.

 

La metodologia di riferimento utilizzata è il DPSIR (Determinanti Pressioni Stato Impatto Risposte) che, descrivendo in maniera esaustiva le relazioni di causa-effetto fra i diversi componenti e considerando le strategie ed i programmi di recupero ambientale, consente di identificare e gestire le criticità ambientali allo scopo di monitorare lo stato dell’ambiente e definire azioni mirate per uno sviluppo sostenibile dell’area. A completamento del modello DPSIR, infine, sono state valutate attentamente anche le Risposte, ossia le strategie, i provvedimenti e le politiche messi in atto o programmati da soggetti pubblici, a favore del miglioramento, controllo e gestione dell’ambiente, tenendo conto che l’area ricade nel comprensorio del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese.

Sintesi dei risultati

Il lavoro svolto ha permesso di costituire un solido quadro di riferimento delle caratteristiche socio-economiche ed energetico-ambientali delle attività antropiche che insistono sull’area e di avviare una raccolta sistematica dei dati di grande utilità per successive elaborazioni. In particolare, sono state caratterizzate le principali pressioni ambientali in termini di uso delle risorse (flussi di materie prime, produzione di rifiuti, consumi idrici ed energetici) definendo il bilancio energetico dell’area e stimando le emissioni dei principali inquinanti sia associate agli usi energetici, sia derivanti da altri processi. Facendo riferimento ai dati di monitoraggio dell’ARPA Basilicata, è stato possibile effettuare un’analisi preliminare delle matrici aria ed acqua e sono state, inoltre, dettagliatamente analizzate le strategie e le politiche messe in atto o programmate da soggetti pubblici volte al miglioramento, controllo e gestione dell’ambiente.

Sviluppi futuri

Gli sviluppi futuri riguarderanno una caratterizzazione più approfondita dell’area oggetto di studio e degli impatti delle attività industriali presenti, anche in termini di costi ambientali. In particolare, ci si propone di effettuare:

 

1. una valutazione più approfondita dello Stato dell’ambiente e degli impatti con una opportuna integrazione dei dati di monitoraggio;

2. l’individuazione delle Best Available Technologies-BAT e dei potenziali di risparmio energetico per i processi esistenti;

3. l’integrazione metodologica (Life Cycle Analysis–LCA, Strenghts Weaknesses Opportunities Threats–SWOT, Analisi Quantitativa – Politica Economica Sociale tecnologica PEST, Supply Chain) per la definizione di indici aggregati e per la caratterizzazione dei punti di forza e delle criticità del sistema.

 

I principali output in relazione alle attività previste saranno i seguenti:

1. core set di indicatori e indici aggregati per la valutazione dello stato dell’ambiente e delle performance ambientali delle attività produttive;

2. database tematico per la caratterizzazione delle varie componenti secondo il modello DPSIR;

3. bilanci ambientali (a diverse scale spaziali e temporali);

4. tabelle SWOT e PEST per l’identificazione di punti di forza e criticità del sistema produttivo;

5. linee guida per lo sviluppo sostenibile locale.



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