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GEOSDI è un laboratorio di ricerca dell' IMAA-CNR  (Istituto di Metodologie per l'Analisi Ambientale del Consiglio Nazionale dele Ricerche) che studia, realizza e distribuisce sistemi software geospaziali web based, utilizzando un approccio open source. Sempre geoSDI è stata chiamata la piattaforma di analisi ed usodelle immagini geospaziali che il gruppo di ricerca dell’IMAA-CNR ha creato. Ma di che cosa si tratta? Molto semplicemente di un software che gestisce le mappe generate dai satelliti con le foto e le informazioni prodotte da chi è sul luogo e che consente di inserire, per ogni coordinata terrestre, una serie di informazioni utili agli operatori. Infatti, il software si rivela utilissimo agli operatori umanitari quando devono intervenire in situazioni di criticità, come ad esempio le emergenze sanitarie.


La georeferenziazione delle informazioni da sempre è un elemento essenziale per la pianificazione e la gestione delle risorse e spesso questo processo mette vari soggetti intorno ad uno stesso tavolo nell’ottica di contribuire, ognuno per le proprie competenze e per le proprie missioni, ad un percorso comune o che comunque tragga vantaggio dalla collaborazione e dalla cooperazione tra più soggetti.

Il laboratorio GeoSDI nasce nel 2004 per una necessità della Presidenza del Consiglio dei Ministri all’interno della protezione civile e sono il centro di competenza che si occupa di osservazione del territorio e creazione di un sistema che consente di scambiare rapidamente informazioni in caso di emergenza.

GeoSDI in pratica sviluppa una serie di applicazioni che permettono di scambiare e di utilizzare in modo interoperabile e ottimale i dati e le informazioni geospaziali, potendo inserire, gestire, utilizzare ed elaborare questi dati ed informazioni con il semplice uso di browser, di uno smartphone o di un tablet, naturalmente condividendo il tutto con la comunità in modo open. Un esempio: il confronto tra immagini del satellite prima e dopo un evento catastrofico consente di capire e cogliere immediatamente le aree a cui dare priorità di intervento.

Già da tempo il laboratorio GeoSDI collabora con  il World Food Programme (Wfp) delle Nazioni Unite ed ha stipulato un accordo con il World Food Programme Palestine supportando in tempo reale  con la propria piattaformadi analisi ed uso delle immagini geospaziali (geoSDI) le attività di aiuto alla popolazione palestinese nella striscia di Gaza. Infatti, si è conclusa da poco una tre giorni di training e di simulazione di 33 funzionari di diversi dipartimenti del Palestinian Civil Defence (PCD).

 

I risultati sono stati più che positivi, tanto che già si parla dell’organizzazione di altre simulazioni da estendere a gruppi più grandi di partecipanti. Infatti, durante le simulazioni gli strumenti utilizzati hanno consentito di produrre scenari, mappe e report in modo rapido e senza trovarsi necessariamente in una centrale, trattandosi di applicazioni fruibili via web con il solo web browser, facilitando il lavoro di coordinamento di tutte le competenze dei dipartimenti coinvolti. I partecipanti hanno acquisito le competenze necessarie per l'utilizzo degli strumenti informatici per una migliore gestione delle fasi di allerta, gestione dell'emergenza e post-emergenza.

Questa piattaforma di analisi ed uso delle immagini geospaziali è stata testata nel 2009 con il terremoto dell’Aquila, utilizzata anche per il terremoto di Haiti nel 2010, nel  2011 in Zambia per la distribuzione del cibo e c’è un forte interesse della Nasa e di Google.




Il gruppo dei 33 funzionari dei diversi dipartimenti del Palestinian Civil Defence (PCD).

Per informazioni:

Dimitri Dello Buono, CNR-IMAA, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

http://www.geosdi.org/. E’ possibile scaricare una brochure che sintetizza tutte le attività del laboratorio GeoSDI ed accedere a un geoportale dimostrativo

https://it-it.facebook.com/geosdi

Informazioni aggiuntive