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Giovedì 28 aprile 2016 alle ore 11.00 presso la Sala Convegni dell’Area della Ricerca del CNR di Potenza a Tito Scalo si è svolta la cerimonia di celebrazione dei 25 anni di inaugurazione dell’Area della Ricerca del CNR di Potenza

Venticinque anni fa, precisamente il  28 aprile 1991,  Papa Giovanni II, nel corso della sua visita pastorale in Basilicata, ha inaugurato l’Area della Ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Potenza alla presenza  del Presidente del CNR Luigi Rossi Bernardi e dei primi giovani ricercatori e borsisti lucani. Ed è così che ha avuto inizio l’attività del CNR in Basilicata.

Ma come si è arrivati alla realizzazione di questa Area di Ricerca?  Ripercorriamo insieme alcuni momenti di questo cammino.

Nel 1988 il CNR ed il MISM (Ministro per gli Interventi Straordinari nel Mezzogiorno) sottoscrivono una Intesa di Programma al fine di accelerare il processo di riequilibrio territoriale delle iniziative del CNR nel mezzogiorno, passando dal 18% al 40% al termine dell’Intesa. Veniva avviata la costituzione di 36 nuovi organi di ricerca e la creazione di Aree di Ricerca per la realizzazione di infrastrutture e servizi comuni  a supporto delle attività di ricerca. Il CNR con una spesa di complessiva di 126.5 miliardi di lire nel periodo 1988-1990 promuove e realizza parte degli interventi  previsti nell’Intesa.

A seguito di questa iniziativa in Basilicata viene realizzata l’Area della Ricerca del CNR di Potenza, ubicata nella zona  industriale di Tito Scalo e costituita da sei edifici a due piani che ospitano  l’Istituto di Metodologie Avanzate per l’Analisi Ambientale, diretto dal prof. Cuomo, l’Istituto per i Materiali Speciali, diretto dalla prof.ssa Anna Giardini, e l’Istituto Internazionale di Studi  Federiciani, diretto dal prof. Cosimo Damiano Fonseca. L’Area della Ricerca, presieduta dalla prof.ssa Anna Giardini, è la prima tra le nuove aree realizzate nel mezzogiorno, la cerimonia di consegna  al CNR da parte del Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Potenza avviene il 2 giugno 1990. In questa fase si sono iniziate le procedure per la costituzione di altri due organi di ricerca, l’Istituto di Ricerca delle Argille, diretto dal Prof. Giuseppe Piccarreta, e l’Istituto di Orticoltura e Colture Industriali, diretto dal prof. Scarascia Mugnozza, da localizzare presso il Polo di Marsico Nuovo, e l’Istituto di Tecnologie di Informatica Spaziale, diretto dal prof. Franco Posa, presso il Polo di Matera.

Grazie all’impulso di 11 progetti strategici in vari settori tematici, dall’ambiente ai beni culturali, dall’agroalimentare alla genetica si potenziano le attività del CNR nel mezzogiorno e si avviano per la prima volta attività del CNR, maggior ente pubblico di ricerca del paese, in Regione Basilicata.

La forte collaborazione conla rete scientifica del CNR  a livello nazionale,  l'Università  degli Studi  della Basilicata, l’università Federico Il di Napoli, l'Università di Bari ed altre realtà scientifiche nazionali, l'avvio di programmi  di cooperazione scientifica a livello internazionale consentono di creare nuovi laboratori, formare giovani ricercatori ed avviare programmi di ricerca pluriennali. Nonostante la successiva riduzione delle risorse finanziarie e la parziale realizzazione di tutti gli interventi  programmati  nell'Intesa  CNR-MISM (Ministro per gli Interventi Straordinari nel Mezzogiorno),  le attività del CNR si radicano in Basilicata

Attualmente  presso l'Area della Ricerca del CNR di Potenza operano  circa 200  unità  di personale giovane e fortemente motivato nella ricerca, circa il 50% di questo  personale è costituito  da personale strutturato, mentre  l'altra  metà  è costituita da giovani borsisti, assegnisti e dottorandi.

Gli Istituti che attualmente operano presso l’Area di Ricerca di Potenza sono tre: l’Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale (IMAA-CNR), l’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali (IBAM-CNR) e l’Istituto di Struttura della Materia (ISM-CNR).  

Negli ultimi anni le attività del CNR in Basilicata si sono concretizzate attraverso la realizzazione di infrastrutture di  ricerca di  rilevanza internazionale, un solido inserimento nella ricerca europea attraverso  la partecipazione a numerosi  progetti europei ed il coordinamento di progetti di ricerca industriale e di trasferimento tecnologico.   Gli istituti presenti nell’Area di Ricerca del CNR di Potenza hanno profuso notevole impegno per essere protagonista attiva nel panorama scientifico nazionale ed internazionale. Le attività di ricerca hanno contribuito a creare nuove  opportunità di formazione e di lavoro per una classe di giovani ricercatori ed hanno favorito lo sviluppo locale della Regione Basilicata mediante il trasferimento di nuove conoscenze e tecnologie

Il 28 aprile 2016 dopo 25 anni dall’Inaugurazione dell’Area di Ricerca di Potenza si è svolta una cerimonia di celebrazione dell’evento di inaugurazione. Alla celebrazione erano presenti i protagonisti di allora e quelli odierni, che hanno ricordato tutti insieme il percorso attraverso cui l’Area di Ricerca di Potenza ad oggi può vantarsi di essere un vero polo attrattivo per la comunità scientifica internazionale.

Dopo i saluti del Presidente dell’Area della Ricerca del CNR di Potenza, dr. Vincenzo Lapenna, e del Sindaco di Tito Graziano Scavone, sono intervenuti il Vescovo di Potenza e la Rettrice UNIBAS: 

  • Sua Eccellenza Mons. Salvatore Ligorio Vescovo Metropolita Arcidiocesi di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo, dopo aver scoperto ufficialmente la targa ricordo affissa all’Area di Ricerca, ha ricordato come si debbano far proprie le parole dell’Enciclica “Laudato sì” ovvero “la sfida grande, urgente e bella di proteggere la nostra casa comune”, come il mondo della ricerca abbia anche il compito di salvaguardare l’ambiente, la natura circostante, senza deturparla ma servirla umilmente. Su questa scia ha parlato di “solidarietà universale” attraverso un dialogo continuo che abbia come connotati di fondo la capacità di ascolto da cui nasce il riconoscimento dei “talenti”. La ricerca deve saper riaccendere la speranza proprio nei giovani talenti attraverso la scienza e lo sviluppo dell’intelletto umano, sapendoli valorizzare al meglio. 

  • La Magnifica Rettrice – dopo aver fatto gli auguri di buon lavoro e ricordato che per l’Unibas ricorrono i 35 anni dalla loro fondazione - ha sottolineato come già agli albori l’elemento fondamentale tra università e CNR sia sempre stata la forte collaborazione che tuttora esiste e solo facendo sistema sia possibile avere “una massa critica” di interlocuzione sempre più forte e radicata sul territorio.

Inoltre vi sono state le relazioni dei protagonisti di quella fase iniziale ed in particolare dei precedenti direttori degli istituti afferenti all’Area di Ricerca del CNR di Potenza. Tra i vari interventi quelli di:

  • Il Fonseca ha ricordato come l’Area della Ricerca è nata come area polivalente per coinvolgere tutto il tessuto culturale e di ricerca della Basilicata. Con un preciso excursus di come si sia arrivati alla creazione dell’Area della ricerca  ha sottolineato come per lo sviluppo della Regione Basilicata siano stati fondamentali due avvenimenti che l’hanno fatta uscire dal proprio isolamento geografico e culturale: la costruzione della Basentana e la creazione di un polo universitario e di ricerca. La costruzione di un polo universitario e di ricerca è stata una intuizione straordinaria perché si ponevano le stesse come un volano per lo sviluppo di tutta la regione.

  • Il Cuomo come prima cosa ha voluto ringraziare il prof. Fonseca perché senza il suo operato il CNR di Potenza non sarebbe sicuramente nato. La forza dell’Area della Ricerca – come il tempo ha poi dimostrato – è stata sempre la capacità di “costruzione di un ragionamento collettivo” che fin dalle origini ha fatto proprio. Si è riusciti a creare qualcosa che avesse il “cervello in europa” e “i piedi in  Basilicata” e di questo ne siamo orgogliosi.


Per informazioni:

Licia Fanti, CNR-IMAAlicia.fanti at imaa.cnr.it   

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