"Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione Cookie Policy"

 

Italia e Cina unite nelle tecnologie per la conservazione del 'patrimonio mondiale dell'umanità'

Categoria
News
Data
13 Maggio - 18 Maggio
Telefono
0971 427214
Email
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Dal 13 al 18 maggio una delegazione cinese della Chinese Academy of Science (CAS) sarà in Italia per il rinnovo del Memorandum of Understanding (MoU) che ha dato vita dal 2011 al laboratorio congiunto tra il CAS – Radi e l'Istituto di metodologie per l'analisi ambientale (Cnr-Imaa), oggi centro di eccellenza sino-italiano a guida e direzione scientifica di Rosa Lasaponara. Il centro è parte della rete scientifica internazionale del programma 'One Belt one Road' che, come descritto nell’articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature, mira a sostenere collaborazioni e progetti per contribuire a superare le divisioni tecniche tra nazioni più ricche e più povere, istituendo programmi comuni e laboratori internazionali.

In tale contesto di accordi istituzionali, i ricercatori italiani e cinesi daranno vita ad un workshop bilaterale per discutere sui risultati raggiunti (oggetto di numerosissime pubblicazioni scientifiche sulle più prestigiose riviste internazionali) ed i futuri obiettivi scientifici comuni su tematiche inerenti l'uso di tecnologie di osservazione della terra, dai satelliti ai droni, per l'archeologia, il monitoraggio dei rischi di monumenti e paesaggio, la valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale.

I rapporti tra il CAS di Pechino e gli Istituti del Cnr presenti in Basilicata (Cnr-Imaa, Cnr-Ibam) sono stati negli anni caratterizzati da collaborazioni sistematiche e continuative con una serie di progetti, attività e missioni scientifiche congiunte, tra le quali si segnala il Progetto di Grande Rilevanza finanziato pe la parte italiana dal Ministero Affari Esteri sull'uso di tali tecnologie in Cina con particolare riferimento ai siti di Luoyang e Kaifeng nell'Henan, Niya nello Xinjiang, e allo studio e al rilievo di antichi tracciati della Via della Seta. Inoltre, tali Istituti sono coinvolti nel progetto 'Digital Belt Road' sul Cultural Heritage che ha come obiettivo quello di sviluppare, attraverso il centro di eccellenza Laboratorio congiunto sino-italiano, metodologie e tecnologie a supporto per la gestione e protezione dei siti di interesse culturale con particolare riferimento a quelli iscritti nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità.

Il workshop del 13-18 maggio coordinato da Rosa Lasaponara (Cnr-Imaa), Xinyuan Wang del Cas e Nicola Masini (Cnr-Ibam) si articolerà in meeting e campagne di indagine in Basilicata, Puglia, Molise e Campania  con l'obiettivo di sviluppare, condividere e validare procedure e tecnologie di supporto allo studio del passato umano, alla messa a punto di adeguate strategie di intervento per la mitigazione dei rischi, la salvaguardia e la conservazione del patrimonio con l'uso delle più avanzate tecnologie di telerilevamento, di analisi spaziale e di diagnostica non invasiva.