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Sulla rivista Remote Sensing (MDPI) è stato pubblicato uno studio, condotto dai ricercatori del gruppo LCD&D (Land Cover Dynamics and Degradation) del CNR-IMAA, che indaga le caratteristiche della stagionalità dei regimi pluviometrici in diverse aree dell’Europa Centro-meridionale,

La stagionalità è una caratteristica fondamentale dei sistemi ambientali che dipende fortemente dal ciclo climatico annuale. La regolarità del regime pluviometrico, in particolare, è un fattore basilare per sostenere l’ambiente in condizioni di equilibrio. Una non corretta comprensione della stagionalità delle piogge, in termini di proprietà spaziali e temporali, può fortemente compromettere la nostra capacità di rispondere al rischio climatico, soprattutto nelle aree in cui le risorse idriche sono limitate o in presenza di ecosistemi fragili (e.g., zone umide).


In questo lavoro sono stati utilizzati i dati di pioggia CHIRPS (Climate Hazards Group Infrared Precipitation with Stations) aventi una risoluzione spaziale di 0.05° (corrispondente a circa 5,5 km) per analizzare, nel periodo 1981-2018, le proprietà spaziali della stagionalità delle piogge in un’area dell’Europa Centro-meridionale con caratteristiche biogeografiche e climatiche differenti. L’obiettivo è quello di studiare la coerenza tra le caratteristiche di stagionalità delle precipitazioni identificando regioni omogenee (sincrone) e i loro rispettivi regimi annuali caratteristici. Lo studio si concentra quindi sull’analisi dei valori di precipitazione mensili normalizzati (le medie e le ampiezze annuali non influiscono sulla coerenza) e richiede l'uso di una metodologia per raggruppare aree con cicli annuali simili (K-means).


Il quadro generale fornito dalle indagini presenta un elevato grado di coerenza per quanto riguarda la stagionalità delle precipitazioni quando ci si sposta all’interno dell'area di studio. Alla risoluzione climatica di 5,5 km con un campionamento mensile, il regime di precipitazione annuale medio stimato mostra caratteristiche piuttosto omogenee su vaste aree (Figure 1 e 2). Lungo un percorso da nord a sud che parte dalle Alpi centrali, questi cicli possono essere ottenuti mediante un processo di deformazione che trasforma progressivamente la stagionalità alpina nel ciclo in controfase che caratterizza le aree più meridionali del Mediterraneo. In tale quadro, l'orografia sembra avere un ruolo minore, agendo più sui livelli e sulle escursioni annuali delle precipitazioni medie che sulla curva stagionale. La successione dei timing stagionali identificati si presenta come una catena continua che collega diverse aree andando da nord a sud e da est a ovest. L'unica interruzione di continuità è rappresentata dal confine occidentale delle Alpi, che segna un limite tra i valori di precipitazione quasi uniformi che caratterizzano le aree occidentali, in direzione dell'Oceano Atlantico, e la forte stagionalità delle aree interne orientali. Più a sud, la stagionalità della maggior parte delle regioni che si affacciano sul Mar Mediterraneo è caratterizzata da minimi estivi. La coincidenza tra i periodi più secchi e più caldi, soprattutto nelle zone costiere e insulari con minimi molto bassi, individua queste aree come le più critiche in uno scenario futuro di clima più caldo e più arido.
Questa analisi è particolarmente interessante per i ricercatori che hanno bisogno di una strategia semplice ed efficace per integrare i regimi di precipitazione nella loro ricerca e per valutare la sostenibilità ambientale in un clima che sta cambiando. Il set di dati CHIRPS è ancora troppo breve per dimostrare l’efficacia dell’approccio adottato. Pertanto, infine, si è fatto ricorso a uno scenario simulato basato sulle proiezioni IPCC per spiegare come la metodologia è in grado di evidenziare le aree interessate da possibili cambiamenti climatici. Infatti, qualsiasi cambiamento che interessasse in maniera non uniforme una certa regione dell’area di studio determinerebbe alterazioni nella mappa attuale, consentendo l'immediata identificazione della geografia del cambiamento.

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Per informazioni
Maria Lanfredi, CNR-IMAA, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Approfondimenti
- Lanfredi, M.; Coluzzi, R.; Imbrenda, V.; Macchiato, M.; Simoniello, T. Analyzing Space–Time Coherence in Precipitation Seasonality across Different European Climates. Remote Sens. 2020, 12, 171

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