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Autovalutazione IMAA-2011

Considerazioni generali

Nel corso del 2011 l'IMAA ha confermato una elevata produttività scientifica, sia in termini numerici che  qualitativi, mediante la pubblicazione di oltre 50 articoli ISI su prestigiose riviste internazionali, ha ulteriormente rafforzato la sua presenza in ambito internazionale mediante la partecipazione ad oltre 10 progetti del VII Programma Quadro dell'Unione Europea, in molti casi anche con ruoli di responsabilità e coordinamento, ed ha consolidato un forte legame con il sistema degli end-users mediante l’avvio di progetti di ricerca industriale con imprese di rilevanza nazionale.

Elementi di autovalutazione (evoluzione della missione; criticità) 10.000

Di seguito si riportano i principali punti che hanno caratterizzato l'IMAA nel 2011.

  • Una elevata produttività scientifica. I ricercatori dell'IMAA hanno pubblicato oltre 50 articoli su riviste internazionali ISI con sistema di valutazione peer-review in aggiunta ad oltre 150 articoli pubblicati nel triennio 2008-2010, confermando  un elevato rapporto pubblicazioni ISI/ricercatore.

  • Una forte presenza in programmi internazionali spesso con ruoli di responsabilità e coordinamento che si è ulteriormente rafforzata nel corso del 2011 mediante la partecipazione a bandi competitivi in ambito FP7. Attualmente l’IMAA svolge attività in 14 progetti FP7 (MODELPROBE, G-MOSAIC, GIGAS, EUROGEOSS, SAFER, UncertWeb, REACCESS, ISTIMES, DORIS, ACTRIS, GEOVIQUA, DORIS-NET, EGIDA, WIZARD). Questi progetti sono principalmente rivolti allo sviluppo ed alla integrazione di tecniche di Osservazione delle Terra e tecniche per la condivisione e l’interoperabilità dei dati per applicazioni nei settori dell’ambiente, dei rischi naturali e della homeland security.  In questo contesto va sottolineato che l’IMAA coordina per il CNR il progetto infrastrutturale “ACTRIS - Aerosols, Clouds, and Trace gases Research Infrastructure Network” finanziato in ambito FP7 che coinvolge 28 siti europei di infrastrutture chiave per lo studio di aerosol e nubi e, congiuntamente con IRPI ed IREA, contribuisce al coordinamento per il CNR del progetto DORIS che ha l’obiettivo strategico di realizzare un downstream service per il rischio frane nell’ambito del programma Global Monitoring and Environment Security. L’IMAA è inoltre coinvolto in progetti di ricerca finanziati nell’ambito di altri programmi europei (IEE, URBACT II, LIFETCY, INTERREG) e promuove attività e progetti di cooperazione internazionale.

  • Una significativa presenza in programmi e/o progetti nazionali con una intensa collaborazione con altri istituti del CNR ed università (vedasi interventi organizzativi) e collaborazioni con alcuni tra i maggiori enti di ricerca nazionali (ASI, INGV) e con consorzi universitari (CNIT, CNISM, RELUIS). Nel corso del 2011 ha l’IMAA coordinato attività di ricerca nell’ambito dei progetti MORFEO, CIRCE e SAP4PRISMA finanziati dall’Agenzia Spaziale Italiana e finalizzati allo sviluppo e integrazione di tecniche di Osservazioni della Terra per il monitoraggio delle frane, delle aree costiere ed applicazioni innovative in agricoltura. Inoltre, l’IMAA ha partecipato  al progetto VIGOR per la valutazione del potenziale geotermico nelle regioni convergenza ed al progetto Net-Eco per la diffusione di tecnologie innovative per il monitoraggio e la bonifica di siti contaminati recentemente finanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico. L'IMAA è sede di un'unità operativa del Consorzio Nazionale Interuniversitario delle Telecomunicazioni ed ha consolidate collaborazioni con il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze Fisiche della Materia (CNISM) ed il Consorzio Interuniversitario di Laboratori di Ingegneria Sismica (RELUIS).

  • Una notevole capacità di progettare e realizzare grandi infrastrutture di ricerca. Le principali facility strumentali attualmente operative presso i laboratori dell’IMAA sono:
    1. Osservatorio Atmosferico CIAO (CNR-IMAA Atmospheric Observatory) che è uno dei 12 siti mondiali della rete GRUAN per lo studio dell’alta atmosfera;
    2. Sistema di ricezione, processamento ed archiviazione di dati satellitari (NOAA, MSG, EOS-AQUA, EOS-TERRA) che consente di processare in linea oltre 120 Tbyte di dati;
    3. Campo Prove sperimentali Hydrogeosite presso il polo di Marsico Nuovo che è il primo laboratorio full-scale in Italia per lo studio di processi idrogeofisici;
    4. Laboratori Mobili equipaggiati con Lidar, apparati per misure interferometriche e radiometriche; sensori per misure geofisiche, geochimiche e mineralogiche; sistema di ricezione e trasmissione satellitare di dati e sensori per il telerilevamento dal suolo (realizzato nell’ambito del Progetto ImpresAmbiente).
    Questo patrimonio di infrastrutture di ricerca costituisce una straordinaria “palestra” per moltissimi giovani ricercatori sia italiani che stranieri e favorisce la partecipazione del CNR a programmi internazionali. Inoltre queste infrastrutture hanno anche un forte impatto applicativo e possono fornire supporto al sistema degli utenti finali.

  • Una significativa presenza nell'ambito di progetti di ricerca industriale e di trasferimento tecnologico.Nel corso del 2011 l'IMAA ha contribuito al rafforzamento delle attività del Consorzio TeRN "Tecnologie per le Osservazioni della Terra ed i Rischi Naturali" finanziato dal MUR e finalizzato alla creazione di un distretto tecnologico in Regione Basilicata. L’IMAA ha promosso progetti di ricerca industriale in collaborazione con imprese di rilevanza nazionale:
    1.     un progetto finanziato da ENI per l’integrazione di tecniche elettromagnetiche in situ ed  interferometria SAR da satellite per lo studio di fenomeni di dissesto idrogeologico in Val d’Agri;  
    2.     un progetto finanziato da ENI per sperimentare tecnologie elettromagnetiche innovative presso il Campo Sperimentale Hydrogeosite;
    3.     un progetto in collaborazione con Selex-Galileo finanziato dal Min. Difesa – TELEDIFE finalizzato allo studio e realizzazione di un sensore iperspettrale per applicazioni di interesse militare;
    4.     un progetto pilota finanziato da RFI per lo sviluppo di un sistema geoelettrico per il monitoraggio di un tratto di linea ferroviaria interessato da una frana;
    5.     un progetto finanziato da Selex Sistemi Integrati per lo sviluppo di sistemi per la gestione di dati geospaziali.  

    L’IMAA ha un consolidato rapporto con Confindustria Basilicata, Unioncamere Basilicata, Sviluppo Italia Basilicata, nonché con Area Science Park e Basilicata Innovazione con i quali ha siglato accordi di collaborazione. Particolare attenzione è stata rivolta alla valorizzazione dei risultati della ricerca e sia al sostegno di azioni finalizzati alla creazione di spin-off. In tale ambito si segnala la sperimentazione di una procedura innovativa  per l’utilizzo di zeoliti nella immobilizzazione di metalli pesanti in suoli contaminati per la quale è in fase avanzata la  procedura di brevetto negli Stati Uniti.

  • Un forte rapporto con il sistema territoriale ed una costante azione di supporto al sistema degli utenti finali. L'IMAA è Centro di Competenza per il Dip. di Protezione Civile (D.M. n.252/06). Inoltre l’IMAA ha un consolidato rapporto con il sistema territoriale, tra le principali attività svolte nel corso del 2011 vi sono  il completamento  dei rilievi geochimici in siti contaminati di interesse nazionale, lo studio di materiali asbestiformi in aree ad elevato pregio naturalistico (Parco Nazionale del Pollino), la sperimentazione di tecniche satellitari per il monitoraggio degli incendi boschivi in Regione Lombardia e Regione Basilicata ed un progetto per l’utilizzo di sensori iperspettrali e tecniche di diagnostica elettromagnetica per il monitoraggio della rete viaria provinciale in aree ad elevato rischio idrogeologico, in collaborazione con la Provincia di Potenza. In questo ambito  una iniziativa avviata nel corso del 2011 è la collaborazione con la Regione Basilicata per l’avvio dell’Osservatorio Ambientale della Val d’Agri, un’area interessata da ingenti attività estrattive e nello stesso tempo con forti vocazioni agricole ed ambientale. A fine 2011 il CNR e la Regione Basilicata hanno stipulato un Accordo Quadro di Collaborazione per lo start-up dell’Osservatorio Ambientale.


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