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Laurea in Archeologia - Titolo della Tesi “San Vincenzo al Volturno: i reperti metallici dagli scavi dell’alveo del Volturno (anni 2007-2008)”


Titolo del dottorato di ricerca: “Verso un uso operativo di dati telerilevati (da satellite, drone e ground) per il Patrimonio Culturale: dalla scoperta alla documentazione, al monitoraggio e alla valorizzazione” - TUTOR CNR-IMAA: Rosa Lasaponara

Il progetto di dottorato è incentrato su l'impiego di nuove tecnologie, principalmente legate al Remote Sensing, per la scoperta, la documentazione, il monitoraggio e la valorizzazione del Patrimonio Culturale.


Il rinnovato interesse e le criticità messe in luce dall'esigenza di ricercare, salvaguardare, tutelare e promuovere il Patrimonio Culturale, hanno portato alla creazione di rapporti di collaborazione tra la comunità scientifica e quella umanistica, alla nascita di figure multidisciplinari ed allo sviluppo di hardware e software – spesso tradotti da altre discipline o attività – applicabili con risultati ottimali ai Beni Culturali.

In questo preciso filone s'inserisce il presente progetto, il cui obiettivo principale è, infatti, l'impiego di nuove tecnologie, principalmente legate al Remote Sensing, per la scoperta, la documentazione, il monitoraggio e la valorizzazione del Patrimonio Culturale.

Il progetto, nello specifico, mira alla realizzazione ed alla sperimentazione di strumenti innovativi per i Beni Culturali, avendo come focus lo sviluppo di un metodo di lavoro (workflow) che, partendo dall'acquisizione, permetta di processare, integrare e fondere dati provenienti da diversi tipi di piattaforma (satellite, aerei/droni, ground) e di diversa natura (visibile, non visibile, radar, laser, etc.), sino all'ottenere informazioni utili per l'individuazione di strutture e manufatti sepolti di interesse archeologico, l'identificazione di fenomeni di degrado e di rischi naturali ed antropici, la mappatura di siti e manufatti e, nel caso di luoghi dal forte potenziale turistico, il monitoraggio

L'acquisizione delle informazioni ha il suo punto d'inizio nel Programma Copernicus, nei dati SAR (Synthetic Aperture Radar) e multi-spettrali facilmente e gratuitamente reperibili grazie ai satelliti Sentinel 1 e 2. Questi permettono di ottenere “immagini” satellitari, a buona risoluzione, di ampie aree, in maniera agevole e veloce, con il valore aggiunto di poter creare set di dati multi-temporali.

L'elaborazione dei dati Sentinel 1 e Sentinel 2 permette di ottenere informazioni sulla presenza di eventuali markers di natura archeologica all'interno del paesaggio (tracce di assi viari, centuriazioni, motte, evidenze sepolte etc.) e, al contempo, di poter osservare la stessa “scena” nel tempo, con il fine di poterne identificare i cambiamenti significativi (degrado naturale ed antropico, conservazione etc.).

Ad una scala ridotta, con aree d'indagine più piccole, ma con una risoluzione maggiore, saranno, invece, i dati acquisiti da piattaforma aerea, da drone e sistemi da ground (georadar, geoelettrico etc.). Tali informazioni, interessando diverse frequenze dello spettro elettromagnetico, permetteranno di approfondire le conoscenze delle zone già ritenute “interessanti” dalle osservazioni satellitari.

Il progetto, nei tre anni, sarà così strutturato. Durante il primo anno l'interesse sarà volto all'identificazione di un area da trattare come “caso studio” ed all'interno della quale sperimentare le tecnologie sopra descritte. Inoltre, tale periodo sarà propedeutico alla formazione personale con ricerche bibliografiche e l'impiego dei mezzi per il raggiungimento dei fini esposti.

Il secondo anno sarà incentrato alla creazione di un modello operativo applicabile al contesto scelto ed estendibile ad altri siti di interesse archeologico.

Il terzo anno, infine, sarà dedicato alla chiusura del progetto ed all'ottimizzazione del workflow per il corretto raggiungimento del fine preposto.

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