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Un approccio metodologico integrato per analizzare gli effetti del cambiamento climatico nel settore agroalimentare: il modulo TIMES-WEF per la rappresentazione dei flussi Acqua-Energia-Cibo

L'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’ONU identifica 17 obiettivi chiave (SDG) per il 2030 che evidenziano aspetti di fondamentale importanza per la collettività e mirano a incoraggiare uno sviluppo sociale ed economico equo nel rispetto dell’ambiente. L'impegno richiesto agli Stati Membri dell’Unione Europea per la promozione di un uso sostenibile delle risorse e la mitigazione degli impatti del cambiamento climatico è inoltre sottolineato dalle politiche europee per il clima e l'energia, che, con il lancio del recente Green Deal europeo per il 2050 si propongono di raggiungere la neutralità climatica nel 2050, promuovendo un'economia circolare e verde in tutti i settori produttivi. In tale contesto, la sfida della sostenibilità deve essere affrontata attraverso un approccio multisettoriale che permetta di valutare gli effetti a lungo termine degli scenari climatici e delle possibili politiche di intervento sulle diverse componenti, garantendo un soddisfacimento sostenibile della domanda di beni e servizi.

Tali principi sono alla base del “Nexus Thinking”, che individua come variabili chiave acqua, energia e cibo, e della metodologia sviluppata dal programma IEA-ETSAP dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (https://iea-etsap.org/), per l’analisi dei sistemi energetici, utilizzata dalla Commissione Europea e dai decisori politici nazionali e locali per la valutazione strategica di politiche energetiche, climatiche ed ambientali.

A partire da essi, è stata sviluppata una piattaforma modellistica, il TIMES-WEF, basata sull'approccio Nexus e sul generatore di modelli IEA-TIMES (https://iea-etsap.org/index.php/etsap-tools/model-generators/times) per la rappresentazione del sistema agroalimentare in un'ottica di economia circolare, con l'obiettivo di mettere a punto uno strumento per la valutazione degli impatti del cambiamento climatico e degli effetti delle politiche comunitarie attraverso la metodica dell’analisi di scenario.

Nel modulo TIMES-WEF acqua ed energia rappresentano i principali parametri di input, mentre uso del suolo, produzione di risorse alimentari e di biomassa costituiscono i principali parametri di output (Figura 1).

 

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Figura 1: Diagramma di flusso del TIMES-WEF

 

L’uso del suolo è rappresentato dall’area agricola disponibile in ettari (SAU) per le diverse tipologie colturali e per l’allevamento, nonché dall'area forestale (FA), rappresentativa degli ettari di superficie boschiva. L'orizzonte temporale analizzato va dal 2010 al 2050 ed è suddiviso in intervalli temporali di 5 anni, considerando il 2030 come anno di riferimento intermedio.

Tale struttura modellistica è stata specializzata in riferimento ai dati del sistema agroalimentare della Regione Basilicata che rappresenta un rilevante caso studio, tenendo conto che il 55% del territorio è a rischio di desertificazione e che il settore agricolo ha un ruolo cruciale nell'economia locale. Pertanto, per questa Regione è prioritario definire politiche volte ad aumentare la resilienza del territorio e individuare percorsi per la valorizzazione del settore agricolo e delle risorse locali.

La calibrazione della versione β del modello ai dati statistici del 2010 (FADN, RICA, ISTAT, Piano Energetico Ambientale Regionale - PIEAR e altre fonti locali) ha permesso di validare l’approccio modellistico e la sua consistenza metodologica, predisponendo una solida struttura di riferimento per l’analisi di scenario.

I risultati preliminari hanno evidenziato le differenze tra le varie attività agricole in termini di risorse di input e di output. I seminativi rappresentano la categoria con il maggior consumo di energia e con le maggiori emissioni di CO2eq rilasciate in atmosfera (44%), con una produzione di biomassa residuale di circa il 64%. La frutticoltura ha il peso maggiore sia nel consumo di acqua (37%) che nell’impiego di fertilizzanti (23%) seguita dalla policoltura relativamente al consumo di acqua (27%) e dalla viticoltura per l’utilizzo di fertilizzanti (21%) (Figura 2).

 

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Figura 2: Consumo di risorse e produzione di emissioni di CO2eq delle attività agricole

La successiva analisi di scenario sarà volta ad individuare i percorsi di sviluppo sostenibile per il sistema agricolo regionale attraverso la valutazione dei mutamenti potenzialmente indotti dal cambiamento climatico (due scenari climatici IPCC, RCP 4.5 e RCP 8.5), dall’attuazione dell’EU Green Deal e dalla strategia “From Farm to Fork”, definendo la roadmap per il settore agricolo della Regione Basilicata. 

 

Per informazioni

 

Maria Maddalena Tortorella,  UNIBAS, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Senatro Di Leo, CNR-IMAA, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Carmelina Cosmi, CNR-IMAA, carmelQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Approfondimenti

Tortorella M.M., Di Leo S., Cosmi C., Fortes P., Viccaro M., Cozzi M., Pietrapertosa F., Salvia M., Romano S. A Methodological Integrated Approach to Analyse Climate Change Effects in Agri-Food Sector: The TIMES Water-Energy-Food Module Int. J. Environ. Res. Public Health 2020, 17(21), 7703;  https://doi.org/10.3390/ijerph17217703

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